BIOGRAFIE D'AUTORE

Louisa May Alcott: vita, curiosità e consigli letterari

La famiglia e il duro lavoro

Louisa May Alcott, seconda di quattro figlie, nasce il 29 novembre del 1832 a Germantown, Pennsylvania. La madre Abigale May è una suffragetta impegnata nella lotta contro la schiavitù, partecipa attivamente alla famosa “Ferrovia sotterranea”, una sorta di rete clandestina per permettere agli schiavi di scappare dal sud degli Stati Uniti verso il Canada o verso gli stati abolizionisti. Il padre Amos Bronson, è un filosofo trascendentalista e principale insegnante di Louisa. Intorno alla famiglia Alcott gravitano figure importanti del tempo, come l’attivista femminista Margaret Fuller e il famoso scrittore Nathaniel Hawthorne, che contribuiscono fortemente alla formazione di Louisa e delle sue sorelle.

La famiglia, forte dei propri ideali, affronta però grandi crisi finanziarie. Il padre non è in grado di prendersi cura di sua moglie e delle quattro figlie. Questi problemi economici spingono Louisa ad impegnarsi, fin da giovanissima, nei più svariati lavori: istitutrice, governante, sarta, dama di compagnia, infermiera per l’esercito. È tanta la strada da percorrere prima di arrivare a diventare una scrittrice riconosciuta e ben remunerata: Louisa inizia la sua gavetta a sedici anni e continua a coltivare la passione per la scrittura per ben vent’anni.

Le pubblicazioni di Louisa May Alcott

Nel 1863, finalmente, vengono pubblicate le commoventi lettere che inviò alla famiglia dall’ospedale di Georgetown, dove lavorava come infermiera, con il titolo Hospital Sketches. Inaspettatamente la pubblicazione ottiene una buona accoglienza da pubblico e critica e fa compiere a Louisa May Alcott il primo importante passo nell’ambiente letterario. L’anno successivo pubblica Mutevoli umori, romanzo per adulti incentrato su un triangolo amoroso.

Louisa May Alcott, come molte scrittrici del tempo, pubblica i suoi primi lavori sotto pseudonimo perché ritenuti troppo audaci. Tra il 1867 e il 1868, su commissione di Thomas Niles della Robert Brothers scrive Piccole donne.

All’editore l’opera non piace particolarmente e neanche alla stessa Alcott che si ritiene incapace di scrivere libri per ragazzi. Il successo invece è clamoroso, vengono vendute più di 2.000 copie in meno di un mese raggiungendo un successo insperato. Piccole donne prende grande ispirazione dalla vita di Louisa e dalla sua famiglia:

Il libro è stato scritto su commissione e di gran carriera, e ho nutrito moltissimi dubbi sulle possibilità di successo di questo mio primo tentativo con la narrativa per ragazze. I personaggi sono ispirati alla vita reale, alla quale si deve qualunque merito essi abbiano, poiché mi sarebbe del tutto impossibile inventare nulla di autentico o commovente anche solo la metà dei meri eventi che la vita mi mette davanti ogni giorno.

Nonostante il libro fosse un romanzo di formazione per ragazze e nonostante l’epoca, Louisa riesce a caratterizzare i personaggi femminili come donne emancipate. Le sorelle March appaiono orgogliose, ostinate, fermamente convinte dei propri ideali e dei propri sogni.

Nel 1869 pubblica Piccole donne crescono, nel 1871 Piccoli uomini. Esce una sua raccolta di racconti Il cestino di nonna Jo, nel 1872 e nel 1873 Work, romanzo semi-autobiografico.

Louisa May Alcott femminista

Sull’esempio di sua madre, fu anche lei una suffragetta, femminista convinta, impegnata nella lotta per i diritti e l’indipendenza delle donne. A tal proposito, collabora per diversi anni con il settimanale «Woman’s journal» di Boston, una delle pubblicazioni più popolari per il movimento suffragista. Partecipa nel 1879 alla prima votazione femminile della città di Concord e, negli stessi anni, si batte per la pubblicazione di testi femminili e per l’emancipazione delle donne.

La sua più grande soddisfazione fu quella di essere indipendente economicamente, potersi occupare della sua famiglia ed essere libera. Non vide mai il matrimonio come forma di realizzazione femminile.

Louisa muore a Boston il 6 marzo 1888, dopo aver dedicato la vita alla scrittura e alla lotta per le donne, rimanendo vicina alla sua famiglia.

Curiosità

  • Il padre di Louisa fondò la comune di Fruitlands, nel Massachussetts dove la famiglia si trasferì nel 1843. Si trattava di una comune utopistica fondata sui principi trascendentali, ecologici e di vegetarianesimo. All’interno della comune non era ammesso il denaro, si mangiava soltanto frutta e verdura di propria produzione e si indossavano soltanto capi di lino, e non di cotone, per non contribuire allo sfruttamento degli schiavi nei campi.
  • Louisa non voleva che il personaggio di Jo March di Piccole donne si sposasse perché riteneva che la realizzazione di una donna non dipendesse dal matrimonio, ma ricevette tante lettere dalle sue lettrici, le quali la supplicavano di far sposare Jo, che alla fine le accontentò.

Citazione

Ricordo bene quando l’abolizionismo incontrava gli stessi ostacoli del suffragismo odierno, e sono molto più orgogliosa di ogni minimo contributo che noi Alcott possiamo dare alla causa che di tutti i libri che ho scritto o mai scriverò.

Libri da non perdere

Piccole donne, il libro più famoso dell’autrice racconta la storia delle sorelle March: Meg, Jo, Beth e Amy. Vi consigliamo questa bellissima edizione arricchita da illustrazioni.

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Piccole donne. Meg, Jo, Beth & Amy


Mutevoli umori di Louisa May Alcott è il primo romanzo dell’autrice. Si tratta di un romanzo per adulti incentrato su un triangolo amoroso.

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Mutevoli umori


Le nostre teste audaci. Lettere dalla creatrice delle sorelle March. Una piccola perla quella de L’Orma editore che racchiude le lettere più significative di Louisa May Alcott, passando dal tema della scrittura a quello del femminismo.

Link L’Orma editore:

Le nostre teste audaci. Lettere dalla creatrice delle sorelle March




Storie di Natale di Louisa May Alcott. Dodici racconti, quasi tutti finora inediti in Italia, tratti dalla raccolta Lulu’s Library, una serie di storie per bambini scritte da Louisa May Alcott. Pubblicato da Edizioni Clichy.

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Storie di Natale di Louisa May Alcott

Redazione Letturificio
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