Parlare di un libro definendolo un classico è sicuramente un certificato di garanzia. Ci sono libri che hanno segnato la storia della letteratura, letture divenute indispensabili per qualunque lettore che si rispetti, storie che, nel corso degli anni, hanno catturato migliaia di cuori. A tal proposito, oggi vogliamo consigliarvi quattro classici che forse non tutti hanno letto e magari darvi qualche spunto per le prossime letture.
Fosca, di Igino Ugo Tarchetti
Fosca, di Igino Ugo Tarchetti. Apparso nel 1869 e appartenente alla corrente della scapigliatura milanese, quest’opera, antesignana del decadentismo, risulta affascinante ed inseribile nella lista dei classici italiani. La storia raccontata è quella tra il giovane ufficiale Giorgio, già legato a Clara, e la conturbante Fosca: donna intelligente e fine, ma caratterizzata dalla bruttezza e dalla malattia. Tra i due si instaura un forte legame sentimentale dalle fosche tinte. Una storia d’amore fuori dal comune, in un’atmosfera tetra e inquietante.
Villette, di Charlotte Brontë
Villette è l’ultimo libro di Charlotte Brontë e considerato da molti la sua opera più matura e profonda. La protagonista è Lucy Snowe giovane ragazza che ottiene un posto come istitutrice in un collegio di Villette, Belgio. Questa opportunità le sembra l’occasione perfetta per lasciare i sobborghi inglesi e iniziare una nuova vita. Nel collegio Lucy si innamora del professor Paul, tra loro nasce un profondo sentimento, finché nella vita della ragazza non torna un vecchio amico d’infanzia. Questo incontro imprevisto porterà la protagonista a rivalutare tutte le sue scelte.
A sangue freddo, di Truman Capote
L’esperienza giornalistica e le capacità immaginative si uniscono in questo libro di Truman Capote ormai inserito tra i classici, capostipite di un nuovo genere letterario che coniuga giornalismo e letteratura. Capote parte da una tragedia consumatasi nella piccola cittadina di Holcomb, Kansas, dove la famiglia Clutter fu vittima di un tragico omicidio. L’autore indaga per molto tempo sulla vicenda e scrive un libro che non parla solo di quella tragedia di provincia, ma scandaglia la natura profonda di quel gesto violento.
Libro dell’inquietudine, di Fernando Pessoa
Il Libro dell’inquietudine è una sorta di zibaldone del protagonista Bernardo Soares, alter ego dell’autore. Riordinato nelle sue parti dopo la morte di Fernando Pessoa, raccoglie riflessioni sulla vita, sulla morte, incredibili passi lirici in cui il protagonista descrive la sua amata Lisbona, i suoi tramonti, il mare, il cielo e le sue mille sfumature, la caducità della vita e la nostalgia per qualcosa che non è ancora avvenuto. Un libro delicato e indimenticabile.