Agatha Christie è tra le scrittrici più prolifiche e più lette di tutti i tempi. La sua produzione di successo, che consta di circa 70 libri e diverse raccolte di racconti, e i suoi indimenticabili personaggi hanno fatto da modello per tutta la narrativa poliziesca a lei successiva. Ancora oggi i suoi libri, divenuti dei veri classici, continuano ad appassionare i lettori di tutto il mondo.
Agatha Christie nasce nel 1890 a sud dell’Inghilterra, precisamente a Torquay, in una famiglia benestante. Il padre muore quando Agatha ha undici anni, lasciando lei e sua madre sole e in difficoltà. Quelli dell’adolescenza sono anni di ristrettezze economiche, durante i quali Agatha, educata a casa per scelta della famiglia, si dedica alla lettura e soprattutto alla musica che, per un certo tempo, pensa di far diventare una professione. Fin da bambina, però, è particolarmente timida e taciturna e al parlare preferisce lo scrivere. La mancanza, inoltre, di un’esperienza scolastica fuori dalle mura domestiche non le permette di coltivare relazioni sociali e finisce per renderla ancora più introversa. Si rivela presto un’avida lettrice, appassionata ai libri di Louisa May Alcott, Charles Dickens, Edgar Allan Poe, Arthur Conan Doyle. Proprio questi ultimi influenzeranno la sua produzione iniziale. All’età di 18 anni inizia a scrivere per diletto. Poco tempo dopo lei e sua madre, a causa di problemi di salute di quest’ultima, sono costrette a trasferirsi per qualche mese nel Cairo.
Nel 1910 conosce ad una festa Archie Christie, un aviatore che ha da poco fatto domanda per entrare nel corpo di aviazione reale. I due giovani, soltanto due anni dopo, decidono di sposarsi, ma a causa della guerra sono costretti a stare lontano per molto tempo: Archie come soldato al fronte e Agatha come infermiera volontaria in ospedale. Sono proprio gli anni del conflitto mondiale quelli nei quali la Christie si dedica con costanza alla scrittura di romanzi gialli, creando il personaggio dell’investigatore belga Hercule Poirot. Per quest’ultimo, tra i più noti personaggi letterari di tutti i tempi, l’autrice prende ispirazione proprio dai rifugiati belgi che in quel periodo affollavano le campagne inglesi. La prima volta che la Christie fa riferimento al famoso Poirot è nel suo primo libro The Mysterious Affair at Styles del 1915. Nel libro, il capitano di polizia Hastings presenta il personaggio con queste parole:
“un detective molto famoso […] un ometto buffo, sempre vestito in modo inappuntabile, dotato di un’intelligenza non comune”.
L’opera in questione trova soltanto cinque anni dopo un editore disposto a pubblicarla e a commissionare alla Christie altri cinque libri. Nel 1919, inoltre, nasce la figlia Rosalind. In questi anni l’autrice continua a scrivere dando alla luce prima i personaggi di Tommy e Tuppence, e poi la nota Miss Marple. Nel frattempo parte insieme al marito per un lungo tour dell’impero Brittanico durante il quale dedicherà molto tempo alla scrittura. I viaggi saranno una delle sue grandi passioni.
Il grande successo di Agatha Christie arriva nel 1926 con The Murder of Roger Ackroyd (L’assassinio di Roger Ackroyd), considerato, ancora oggi, uno dei migliori romanzi gialli di tutti i tempi.
Nella vita privata, però, in quegli anni, le cose non vanno altrettanto bene: muore sua madre, alla quale era profondamente affezionata e suo marito Archie chiede il divorzio perché innamorato di un’altra donna. Agatha cade in uno stato depressivo e il 3 dicembre del 1926 sparisce misteriosamente. Viene ritrovata undici giorni dopo, in uno stato di amnesia temporanea, in un hotel di Harrogate dove si era registrata con un nome falso. Nel 1928 la donna accetta il divorzio. Nonostante il successo la Christie, ancora timida e riservata, rimane profondamente ferita dalle insinuazioni fatte dalla stampa, sul suo conto, in quegli undici giorni. In quegli anni aveva cercato di rimane lontana dai riflettori, catalizzando l’attenzione dei lettori sui personaggi e la trama dei suoi libri e cercando di far dipendere il suo rapporto con il pubblico soltanto dalla sua opera. Così si spiega anche la scelta dello pseudonimo quando nel 1930 decide di accantonare i romanzi gialli per dedicarsi ai romanzi rosa, nei quali avrebbe dovuto svelare maggiormente se stessa e la propria interiorità. Con lo pseudonimo Mary Westmacott vengono pubblicati ben sei romanzi. La vera identità viene svelata nel 1946 da un recensore americano. Nel settembre del 1930 Agatha Christie sposa ad Edimburgo Max Mallowan, archeologo di 14 anni più giovane. Intanto, viene pubblicato il primo romanzo con protagonista Miss Marple: The Murder at the Vicarage (La morte nel villaggio). Al marito Max, che Agatha segue negli scavi archeologici di tutti il mondo, dedica alcuni dei suoi romanzi più famosi, come Assassinio sull’Orient Express, Morte sul Nilo, Dieci piccoli indiani.
Negli anni continua a dedicarsi alla scrittura con numerose pubblicazioni annuali e spettacoli teatrali tratti dalle sue opere. Nel corso degli anni le sue storie saranno adattate per cinema e televisione.
Scrive l’ultimo romanzo, Le porte di Damasco, nel 1971.