Se siete alla ricerca di novità letterarie, vi consigliamo cinque titoli interessanti da poco arrivati in libreria.

L’arresto, di Jonathan Lethem (La nave di Teseo)

Ne L’arresto di Jonathan Lethem accade ciò che non vorremmo mai accadesse: tutti gli apparati tecnologici di cui ci serviamo quotidianamente smettono improvvisamente di funzionare. Il mondo è colpito da un arresto che non permette ai mezzi di trasporto e alle reti di comunicazione di funzionare, né ai computer o agli elettrodomestici. Il protagonista di questa storia è Alexander Duplessis, detto Sandy, ex sceneggiatore di Los Angeles, rimasto bloccato nella penisola del Maine, dove la sorella Maddy gestisce una fattoria biologica. Tutto cambia all’arrivo dell’amico di Sandy, Peter che porta alla collettività un nuovo oggetto tecnologico, in grado di ribaltare le sorti: un mezzo a propulsione atomica con il quale ha già fatto un viaggio on the road apocalittico attraverso gli USA.

Gli altruisti, di Andrew Ridker (Guanda Editore)

Si tratta del romanzo d’esordio di Andrew Ridker, già definito dalla critica brillante e divertente. Gli altruisti racconta la storia di Arthur Alter considerato, fino a pochi anni prima, un uomo a cui non mancava nulla: professore di ingegneria applicata presso un’università del Midwest, sposato con Francine dalla quale ha avuto due splendidi figli e impegnato in una relazione extraconiugale con una collega. Ma adesso la vita di Arthur è molto diversa, sua moglie è morta, il suo lavoro è precario, fa difficoltà a pagare il mutuo e i due figli faticano a trovare il proprio posto nel mondo. Sarà un weekend di riconciliazione padre-figli che porterà alla luce i loro sentimenti e i conflitti irrisolti.

Questa terra è la nostra terra, di Suketu Metha (Einaudi editore)

Partendo dalla sua esperienza personale Mehta, scrittore emigrato da ragazzo da Bombay a New York con la sua famiglia, fa il giro del mondo per delineare il quadro della situazione attuale in Occidente: dalla frontiera tra Messico e Stati Uniti, alla recinzione che separa il Marocco da Melilla, alle politiche islamofobe di molti governi europei, il sentimento prevalente è la paura. Perché le storie di chi ogni giorno lavora e lotta duramente per conquistare diritti che dovrebbero essere scontati sono offuscate dai discorsi altisonanti pieni di retorica populista. In Questa terra è la nostra terra, Suketu racconta la chiusura, il sentimento di difesa nei confronti degli immigrati, ponendo sotto l’occhio del lettore la riflessione su quanto si possa trarre vantaggio dall’apertura e lo scambio culturale.

Cose spiegate bene. A proposito dei libri, a cura di Arianna Cavallo e Giacomo Papi (Iperborea)

Quanti appassionati lettori sanno cosa sia successo a un testo per diventare un oggetto di carta? Chi sa quante sono e di chi sono le case editrici e perché usano quasi tutte lo stesso font? Chi ha capito come si contano le copie nelle classifiche pubblicate nei supplementi culturali dei quotidiani e perché i libri spariscono così rapidamente dalle vetrine delle librerie? Quanti conoscono tutte le figure che si celano dietro al libro (editor, traduttori, ghostwriter)? Questa rivista del Post, in collaborazione con Iperborea risponderà a tutti i dubbi sulla questione “libro”. Con testi di Concita De Gregorio, Giacomo Papi, Francesco Piccolo, Michele Serra, Luca Sofri, Chiara Valerio e della redazione del Post. A cura di Arianna Cavallo e Giacomo Papi.

Oryx e Crake, di Margaret Atwood (Ponte alle Grazie)

Ponte alla grazie riporta in libreria il romanzo della Atwood pubblicato nel 2003 con il titolo L’ultimo degli uomini, in una nuova veste grafica e con il titolo Oryx e Crake. Questa potente distopia racconta la vita di Snowman, un uomo che vive su un albero, vicino al mare, senza sapere neanche che ore siano. Tutto è cambiato dopo la pandemia. Cerca cibo e medicine nelle terre desolate e infestate da ibridi di animali, rimugina sulle scelte che hanno portato la Terra al tracollo, in nome di una scienza onnipotente. Così si abbandona al ricordo di Oryx, donna enigmatica e quieta, e al rancore per l’amico Crake, responsabile del disastro. Adesso Snowman cerca una spiegazione, per sé e per i «figli di Crake»,unica forma di vita intelligente sopravvissuta sulla Terra, frutto esemplare dell’ingegneria genetica. Sono tante le cose che vogliono capire, ignari come sono dell’insensatezza degli uomini.